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Il Museo Archeologico

l nuovo spazio museale, affidato all'architetto Franco Minissi che applicò moderni criteri architettonici di musealizzazione. Il Museo venne inaugurato nel gennaio del 1988 presso la Villa Landolina su due piani espositivi di 9.000 m2, di cui inizialmente solo uno dei piani fu aperto al pubblico, e un seminterrato di 3.000 m2, dove è situato un auditorium e gli uffici.
 
La forma della struttura museale ruota attorno ad un corpo centrale utilizzato come sala conferenze al seminterrato e sala espositiva al piano terreno. L'illuminazione delle sale è ottenuta lasciando filtrare la luce solare direttamente dal tetto e dagli spazi laterali. L'allestimento è stato curato dall'architetto Franco Minissi. con il coordinamento dell'archeologo Giuseppe Voza.
Nel 2006 è stato inaugurato l'ampliamento espositivo del piano superiore dedicato alla Grecia classica.
Nel 2014 un ulteriore ampliamento al piano superiore consente la visione del Sarcofago di Adelfia e di altri reperti relativi alle catacombe di Siracusa.
Nel 2015 diviene il primo museo siciliano (e il primo museo archeologico da Roma in giù) a consentire la visione delle sue sale tramite Google Street View. Inoltre, grazie a un progetto pilota, per la prima volta si possono effettuare dei virtual tour di alcuni reperti archeologici, cliccando direttamente su mappe interattive o sui punti di interesse nelle vetrine, approfondendone la descrizione con apposite schede descrittive, direttamente navigando all'interno del museo in modalità Street View[8]: in questo modo il tour virtuale è stato "aumentato" grazie a specifici software[9]. Al termine del 2015 il museo, oltre a registrare un sensibile aumento di visitatori è diventato il primo museo archeologico della Sicilia per numero di visitatori.
ll museo comprende reperti risalenti dai periodi della preistoria fino a quelli greco e romano provenienti da scavi della città e da altri siti della Sicilia.
Il piano terreno è diviso in 4 settori (A-B-C e D), mentre il corpo centrale (Area 1) è dedicato alla storia del Museo e vi sono presentati brevemente i materiali esposti nei singoli settori. Infine è presente un settore numismatico nel seminterrato.

La Villa Landolina

l museo è all'interno dell'antica Villa Landolina che risale alla fine del XIX secolo, ed era proprietà della famiglia Landolina di cui si ricorda Saverio Landolina. La villa oggi è sede della biblioteca ed è circondata dal parco che è stato dichiarato di interesse pubblico con la legge 1497/39.
 
Il parco ospita piante secolari e si ispira ai giardini arabi con reperti di epoca romana e greca esposti, alcuni accessi di alcuni ipogei pagani e cristiani,una necropoli di età greca arcaica e tratti di viabilità antica. Il parco ospita anche un piccolo cimitero acattolico dove vi è la tomba del poeta August von Platen