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Mercato di Ortigia

Altra fonte economica, e culturale, di Ortigia, è senza dubbio il suo mercato con le sue bancarelle; pieno di odori con frutta, verdura, formaggi, pesce fresco. Le botteghe appartengono per lo più alle famiglie di pescatori e la cosa che lo contraddistingue e lo rende "tipico del Sud" sono le "vanniate", ovvero le grida dei commercianti che per vendere la loro merce, sia alimentare che vestiaria ad esempio, gridano ad alta voce i prezzi e la qualità di ciò che vendono con lo scopo di attirare più persone nalla loro bancarella. Esso fa parte dei tanti mercati e fiere che si svolgono nella provincia di Siracusa.

È giornaliero e viene chiamato dai siracusani "u fossu" e dai più anziani “u ntrallazzu” (perché nel periodo della guerra esisteva li il mercato nero) per differenziarlo dall'altro principale mercato giornaliero che si trova nel lato nuovo della città e che è detto "u miccatinu ri Santa Banacia" (il mercatino di Santa Panagia).
Nei mercati di Siracusa, quindi anche in quello di Ortigia, l'elemento che attrae di più il compratore, soprattutto se è, come dicono i siracusani, "furastero" (forestiero, ovvero "straniero" non residente) è senz'altro il pesce, fresco poiché la zona è costiera con il mare davanti, ed è un ingrediente usato frequentemente nella cucina siracusana. Poi vi sono tutti gli altri prodotti provenienti dal settore primario, quindi dalla pastoria, dall'agricoltura e dall'artigianato locale. Formaggi tipici, ricotta, olive siciliane, i pomodori secchi, i capperi e molti altri alimenti tipicamente siciliani.
 
Mercato dunque tipico e importante per il commercio ortigiano. Le sue bancarelle hanno attratto anche le telecamere di noti programmi nazionali che si occupano di alimentazione e natura, come Linea Verde e Lineablu, che hanno inserito nel loro filmato il mercato di Ortigia. Da menzionare è anche l'Antico Mercato di Ortigia; una struttura con forma quadrangolare che un tempo rappresentava il mercato del pesce, poi successivamente la struttura è stata adibita a "centro culturale" per le tante manifestazioni ortigiane come ad esempio, l'AMO Fest e al suo interno vi si svolgono spesso anche mostre artigianali.